Mia Martini: Suicidio...le dichiarazioni di un amico
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Mia Martini: Suicidio...le dichiarazioni di un amico
Intramontabile voce della musica leggera italiana, stimata in patria e all'estero, la storia di Mia Martini a cui recentemente è stato dedicato un mega evento a Milano, continua a essere al centro della cronaca.
A distanza di molti anni dalla sua scomparsa, infatti, ancora non sono stati del tutto chiariti i motivi della morte, secondo qualcuno avvenuta per overdose, secondo qualcuno per suicidio.
Secondo l'amico strettissimo della grande interprete e massimo critico musicale Mario Luzzato Fegiz, la verità non è però né in una versione, né in un'altra...bensì in una malattia subdola contro la quale Mimì combatteva da tempo e che non aveva avuto il coraggio di rivelare.
"Aveva un fibroma all’utero (le fu diagnosticato qualche anno prima della morte)" ha dichiarato l'autorevole giornalista in un'intervista rilasciata a Gianni Minoli "e il dottore le disse che poteva prendere delle pillole per pochi mesi, solo per contenere il male, dopo di che avrebbe dovuto assolutamente operarsi. Lei invece aveva una terribile paura di questo intervento e continuò a prendere per mesi queste pillole. Io credo poco alla teoria del suicidio e dell’overdose di cocaina. Però anche lì, la fretta con cui è stata cremata la salma e gli esami tossicologici non fatti, non hanno fatto altro che fomentare questo piccolo giallo".
In qualsiasi caso, prosegue il giornalista, Mia Martini era “una creatura molto determinata e fragile” con un "padre descritto come violento, cattivo, pur essendo un preside di scuola, un padre con il quale (le figlie ndr) avevano un rapporto molto strano“.
A distanza di molti anni dalla sua scomparsa, infatti, ancora non sono stati del tutto chiariti i motivi della morte, secondo qualcuno avvenuta per overdose, secondo qualcuno per suicidio.
Secondo l'amico strettissimo della grande interprete e massimo critico musicale Mario Luzzato Fegiz, la verità non è però né in una versione, né in un'altra...bensì in una malattia subdola contro la quale Mimì combatteva da tempo e che non aveva avuto il coraggio di rivelare.
"Aveva un fibroma all’utero (le fu diagnosticato qualche anno prima della morte)" ha dichiarato l'autorevole giornalista in un'intervista rilasciata a Gianni Minoli "e il dottore le disse che poteva prendere delle pillole per pochi mesi, solo per contenere il male, dopo di che avrebbe dovuto assolutamente operarsi. Lei invece aveva una terribile paura di questo intervento e continuò a prendere per mesi queste pillole. Io credo poco alla teoria del suicidio e dell’overdose di cocaina. Però anche lì, la fretta con cui è stata cremata la salma e gli esami tossicologici non fatti, non hanno fatto altro che fomentare questo piccolo giallo".
In qualsiasi caso, prosegue il giornalista, Mia Martini era “una creatura molto determinata e fragile” con un "padre descritto come violento, cattivo, pur essendo un preside di scuola, un padre con il quale (le figlie ndr) avevano un rapporto molto strano“.
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